RECENSIONE LIVE: RITA PAVONE – RITA IS BACK .. GRAZIE A RENATO ZERO!!

 RITA IS BACK .. GRAZIE A RENATO ZERO!!

di Vincenzo Nicolello

Rita is back, perchè aveva bisogno di cantare, perché fare musica è il mestiere più bello del mondo,  perché le mancava il contatto con il pubblico. E il ritorno di Rita Pavone è di quelli con il botto.

Lo scorso 20 maggio, un Teatro Colosseo pulsante di emozione ha ospitato l’ennesima tappa di un tour trionfale, che ha riportato sul palco, la ragazza del Geghegè.

Non contano gli anni che l’artista torinese dichiara all’anagrafe, ma la verve che ancora ci mette quando si ritrova davanti ad un’orchestra e con un microfono in mano. Racchiudere in due ore una carriera di 50 anni non è facile e così lo show propone ben tre medley, che racchiudono brani che hanno fatto sognare e innamorare migliaia di italiani.

La scaletta prende spunto dal suo ultimo album “Masters”, un doppio cd che racchiude celeberrimi brani americani, cantati sia in inglese che in italiano. Un lavoro che rappresenta un nuovo inizio e non di certo uno sguardo sul passato, per altro fulgido.

Si parte subito con “Ripartirò da me” (Be myself), un video che celebra il suo ritorno alle scene, per entrare nel vivo col “All nite long” di Bobby Darin. Lei, piccolina e grintosa indossa una giacca di pajettes, dietro un’orchestra di otto elementi, più una corista (Enrico Cremonesi alle tastiere, direttore artistico del concerto e rapper in “Se potessi amarti ancora”, Rino di Pace alla batteria, Daniele Comoglio al sax, Giancarlo Ciminelli alla tromba e Ambrogio Frigerio al trombone, affiancata da Carmelo Isgrò al basso, Riccardo Bertuzzi alla chitarra, Valerio Felice Galla alle percussioni e alla programmazione, Claudia Della Gatta al violoncello e Letizia Liberati ai cori). Lo spettacolo è un susseguirsi di emozioni. Alternanza tra lenti e brani rock ’n roll, per ricordare che ha ogni genere nelle corde. La scelta dei pezzi, come lei stessa ci ha raccontato, è il frutto di un sondaggio tra i fan e il risultato è quello voluto: chi è in platea può ascoltare esattamente quello che sperava, in modo perfetto, cristallino.

Non mancano le citazioni ad artisti che in qualche modo hanno condizionato la sua carriera. E così la prima va a Renato Zero. Il cantante romano, così come racconta al pubblico, è a tutti gli effetti,  il colpevole del suo ritorno sulle scene. Un ricordo lo dedica anche a Elvis Presley e la sua “I want you with me”. Non manca il riferimento a Nino Rota, cui riserva un intero medley con i brandi celebri che ha scritto per lo sceneggiato “Il giornalino di Gian Burrasca”, il colossal televisivo che rappresentò una vera e propria svolta nella carriera di attrice e cantante. Bello anche il monologo di Gianluca Ferrato, che ripercorre l’esordio teatrale della Pavone, quando recitò in Telefoniade, al fianco del mito, Erminio Macario. Storia di quasi 60 anni fa, che sembra oggi. Ciliegina sulla torta anche l’omaggio a Luis Enriquez Bacalov e Lina Wertmuller, autori di quello che Rita ritiene uno dei brani più belli del suo repertorio: “Questo nostro amore”. Emozionante, infine, la cover di Tina Turner “Proud Mary”: «Un’artista che se non ci fosse, occorrerebbe inventarla ogni anno».

Il pubblico segue attento, prima di esaltarsi e scatenarsi quando arrivano in rapida successione Ballo del Mattone, Amore Twist e Datemi un martello.

La serata si chiude con “Ho tolto il make up”, brano accompagnato da un video nostalgico e malinconico e poi con Geghegé, il twist che ricorda a tutti che Rita non si stanca di ballare e cantare, ma rilancia e scommette ancora per il futuro.

La festa si chiude con la gente in piedi, gli applausi a scena aperta: Rita is back.

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Questa la scaletta dello spettacolo: Ripartirò da me, All nite long, Mi vendo, Per tutta la vita, I want you with me, Non è facile avere 18 anni, Where is the one, Medley (Che m’importa del mondo, Alla mia età, Come te non c’è nessuno, La partita di pallone), Se potessi amarti ancora,  Ma lei è lei, What’s a matter, Questo nostro amore, Un buffo dettaglio, Proud Mary, Medley (Ballo del Mattone, Amore Twist, Datemi un martello), Medley Gian Burrasca dedicato a Nino Rota (Arrivò lui, Stasera sogno, I Tigrotti di Mompracem, Nostalgia di casa, 1909, Addio Giornalino, Viva la pappa con il pomodoro), Fortissimo, Rainin’, Lazy River, Cuore. Bis: Ho tolto il make up, Geghegè.