Radio Londra con Gegè Telesforo riporta il vero jazz al FolkClub

Radio Londra

presenta

DADO MORONI, ENZO ZIRILLI, RICCARDO FIORANTI

special guest

GEGÈ TELESFORO

Live @Folk Club 07/10/22

di Roberta Perduca

Inizio col botto per la XXXIV Stagione del Folk Club di Torino, per la rassegna Jazz “Radio Londra” in cui per la prima volta insieme hanno suonato Dado Moroni, Enzo Zirilli, Riccardo Fioranti con special Guest Gegè Telesforo.

Delle circa 150 sedie  del Club nessuna era libera per la gioia dei fortunati spettatori che hanno potuto assistere ad uno show di strepitoso jazz d’autore ad altissimo livello. Due ore senza intervallo per volere di Gegè e del pubblico.

Si percepiva l’atmosfera intima che pervadeva i piccoli locali americani negli anni 20′ in cui la formazione tradizionale era appunto di un quartetto , come la cultura del jazz esige.

Stasera i “Magnifici” quattro erano Dado Moroni al pianoforte, Enzo Zirilli alla batteria, Riccardo Fioranti al basso e voce e percussioni Gegè Telesforo che, vero improvvisatore di un proprio e personale stile di canto scat (ndr.  Particolare forma di  improvvisazione vocale  che consiste nell’imitazione  di strumenti musicali e di parole senza senso compiuto e fonemi dal suono accattivante, che il cantante utilizza in chiave ritmica oltre che melodica. Questo stile, quasi dimenticato all’estero,  non è mai esistito in Italia) . I brani proposti erano sia suoi che di altri compositori.

Con Dado, Enzo e Riccardo ci siamo ritrovati l’estate scorsa in occasione delle master class che Dado organizza ad Albissola, e ci siamo lasciati con la promessa di trovare presto un’occasione per tornare a fare insieme il nostro gioco preferito. Apparteniamo a quella generazione di Musicisti che si sono formati e sono cresciuti, anche professionalmente, divorando i vinili dei grandi maestri del jazz, del soul, dell’R&B, strapazzando senza sosta i nostri strumenti, i nostri giocattoli preferiti.  Percorrendo strade diverse, abbiamo così appreso la disciplina dello swing, il potere del groove, e metabolizzato sul campo il linguaggio universale dell’improvvisazione, frequentando Musicisti di fama e giovani talenti.  Pur consapevoli di affrontare quotidianamente la difficile Arte del vivere di Musica, ancora oggi, dopo oltre 40 anni di avventure, abbiamo un obbiettivo comune, che è sempre lo stesso: divertirci. Il prossimo 7 Ottobre, al Folk Club di Torino, sarà un piacere, e un onore grande, tornare a giocare con questi cari amici, illustri colleghi che rappresentano l’eccellenza della nostra Musica nel Mondo. Non vedo l’ora”. (Gegè Telesforo dalla cartella stampa).

GEGÈ TELESFORO

 

Cantante, strumentista, compositore, produttore musicale, insegnante di canto, personaggio televisivo e speaker radiofonico, GeGé Telesforo rappresenta una figura professionale poliedrica, il miglior esempio dell’attuale tradizione jazz in Italia, ed a scoprire il suo talento è stato Renzo Arbore.

Tra un brano e l’altro Gegè ci ha raccontato, con verve solare e tanta simpatia, aneddoti e storie vissute, da quando a Foggia, sua città natale e definita “Bronx della Puglia”, ha iniziato ad approcciarsi alla musica, grazie anche al suo papà “integralista” del jazz.

A Pugnochiuso, località di vacanza dove da ragazzo si recava, una sera camminando è passato fuori dalla “Discoteca” del luogo, a quell’ora chiusa, ma sentendo della musica Jazz nel locale, è entrato  ed è stato lì che ha incontrato Dado Moroni (“Abbiamo capito subito chi eravamo perché gli altri ragazzi andavano al mare con le ragazze e noi ci  trovavamo per suonare il Jazz. Tanto tempo è passato e la musica è ancora il nostro gioco preferito” G.T.) che suonava il pianoforte ed ha cominciato a canticchiare  con lui. Il loro primo incontro dal quale scaturirà l’amicizia ed il sodalizio artistico che ancora oggi li vede insieme.

“Daddy’s Riff” è un brano che ha scritto pensando a suo padre, amante del West Coast Jazz, e dedicato sia a lui sia al padre di Moroni, purtroppo non più tra noi, e a tutti gli appassionati di Jazz presenti al concerto.

“Jam in the night” composta a New Orleans, città in cui è nato il jazz, e accompagnata dall’applauso ritmato dei presenti su richiesta di Gegè. Un omaggio ai suoi maestri scomparsi Jon Hendricks, Dizzy Gillespie e Clark Terry.

Sul brano  dedicato a Clark Terry detto “Mumbles”, Gegè ha spiegato che il “Mumbles” è un blues che utilizza un mugugno che viene dalle viscere con il quale si esternano gioie e passioni, indisposizioni e malesseri vari ed ha invitato tutto il pubblico a fare un “Mumbles” collettivo per verificare cosa succede dopo aver “mugugnato” e per capire lo stato fisico di benessere mentale che ciò porta.

Non è mancato un divertente ed ironico racconto di come è nato il pezzo “So cool”, composto in un viaggio in auto da Roma e Perugia per recarsi ad Umbria Jazz, con l’amico, compositore e produttore musicale Ben Sidran. Il termine “So cool” viene spesso usato dai musicisti Jazz per indicare una cosa bella e piacevole e poiché l’album di Gegè era molto funky e ritmico, lui propose al produttore della casa discografica di mettere insieme i due concept e modificare il titolo del pezzo in “Funk cool” visto anche quel periodo storico…ma anche adatto per l’attuale momento…..pensate invece all’assonanza che suscita ilarità nella lingua italiana. Esilarante.  Nel brano “So cool” un frammento dedicato a James Brown con un accenno di “Get up sex machine”.

Nei bis finali una performance tutta vocale di Gegè strepitosa ed un lungo assolo di batteria di Zirilli hanno definitivamente mandato in visibilio i presenti.

Che serata indimenticabile!

 

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