FestivalBeer Druento_ 3DAY @ I 60 BEAT + RADUNO 500

FestivalBeer Druento_ 3DAY @ I 60 BEAT + RADUNO 500

di D.B. / Ph. Letizia Reynaud 

Era il primo del mese, anno del Signore 1957, un luglio caldo e afoso come quello in corso è la città si stava stancamente preparando all’esodo estivo di agosto, quando la Fiat chiudeva i battenti e la maggioranza delle maestranze, emigrata dal mezzogiorno d’Italia in cerca di lavoro, ritornava alle sue radici.

DSC_0311

Già, la Fiat. Proprio la fabbrica automobilistica torinese, che su impulso del suo Presidente, Vittorio Valletta ne aveva avviato la produzione, stava presentando al Presidente del Consiglio, Zoli, una nuova vetturetta, che avrebbe dovuto, nei disegni della casa di corso Marconi, andare ad occupare la fascia di mercato più bassa, quella degli operai e del ceto meno abbiente.  Ma nessuno dei dirigenti torinesi immaginava che quel primo luglio si stava scrivendo una pagina fondamentale della storia della motorizzazione italiana. Una leggenda stava per nascere. La Nuova Cinquecento, stava per entrare nei desideri e nei sogni degli italiani per almeno due o tre generazioni. Oltre un milione di esemplari prodotti tra il 1957 e il 1975, la city car ante litteram stava per dare la mobilità a milioni di italiani. Ci siamo andati a lavorare, in gita, allo,stadio e alzi la mano chi non ha provato l’emozione di abbassare i sedili ribaltabili, accessorio indispensabile per la fascia d’età più giovane, in dolce compagnia. Insomma, la Cinquecento è stata la compagna della nostra gioventù e anche un po’ di più. Tanto per la cronaca, la mia era blu scura, di ventesima mano ed era tutto quel che potevo permettermi, ma ne abbiamo combinate di belle, insieme…

A distanza di cinquantotto anni, la Reginetta della strada, in compagnia di altre nobili vetture d’epoca, si è ritrovata a rinverdire gli antichi splendori in occasione della terza serata del Festivalbeer, domenica 19 luglio a Druento. Erano una ventina le auto presenti, coi relativi equipaggi che al temine della manifestazione si sono rifocillati al banchetto preparato loro da Andrea Carbonara del Vertigo.

Il tempo di lasciar sgommare via le vetture e alle incipienti ombre della sera si DSC_0362accendevano le luci del palco e le prime note de I 60 Beat davano il filo della continuità con la magica atmosfera delle Cinquecento. Due ore fitte fitte di entusiasmo, coinvolgimento e ricordi. Da Peppino di Capri a Little Toni, da Gianni Morandi a Lucio Battisti e all’Equipe 84, giusto per fare qualche nome. Le canzoni di quando i capelli c’erano tutti ed erano del loro colore, le rughe erano assenti e il fisico era scattante. Bravissimo Luca, il cantante, a coinvolgere il pubblico, numeroso anche se era domenica sera e il giorno dopo la sveglia suona buonora che il lavoro attende. Ma di fronte a serate come questa, stare a casa diventa difficile. E cosi tutti in pista, a saltare e ballare anche se l’età e le giunture scricchiolanti consiglierebbero maggior prudenza. Ma i ragazzi dei ruggenti anni sessanta non si fermano davanti a così poco…e il Festival beer è giunto solamente alla terza serata!