Aldo Giovanni e Giacomo – Che successo a Torino, in 18.000 nella tre giorni al Pala Alpitour

 

Aldo Giovanni e Giacomo – Che successo a Torino, in 18.000 nella tre giorni al Pala Alpitour

di Marco Drogo

C’erano tutti gli ingredienti di una grande festa. Un ‘teatro’ gremito, una folla in attesa, la musica dal vivo. Nella tre giorni torinese, Aldo, Giovanni e Giacomo, sono stati protagonisti di tre sold-out consecutivi al Pala Alpitour, celebrando nel migliore dei modi 25 anni di carriera.

Per l’occasione, il Teatro Colosseo di Torino, per accogliere al meglio i 18.000 spettatori che si sono alternati da venerdì 11 a domenica 13 marzo, ha utilizzato gli ampi spazi dell’ex Pala Isozaki.

Il trio, per festeggiare il quarto di secolo di una carriera all’insegna della comicità, ha riproposto i suoi più grandi successi, ripresentando gli sketch più amati dal pubblico e mai portati in scena dopo le tounèe originarie. Arturo Brachetti, torinese doc, che li ha diretti in tutte le produzioni teatrali da ‘I Corti’ (1996), a ‘Tel chi el telun’ (1999), a ‘Anplagghed’ (2006) e ‘Ammutta Muddica’ (2013), ha curato nuovamente la regia, la grande orchestra dei Good Fellas si è occupata della musica, un jazz travolgente, Silvana Fallisi, moglie di Aldo, ha fatto le presentazioni di rito ed ha affiancato i tre in alcune delle gag più riuscite, interpretando anche le parti che in passato avevano visto protagonista l’altra spalla di scena del trio, Marina Massironi.

Tra una performance e l’altra, per enfatizzare l’intento celebrativo, sono state proiettate alcune scene indimenticabili, tratte dalla loro produzione televisiva e cinematografica. Le immagini de I Bulgari, Nico, Johnny Glamour, Tafazzi, Rolando, gli Svizzeri, il Conte Dracula, Gli Arbitri, i Tre Tenori sono state diffuse dai maxischermi del Pala Alpitour, insieme alle sequenze più celebri di ‘Tre uomini e una gamba’ (1997), ‘Così è la vita’ (1998), ‘Chiedimi se sono felice’ (2000), ‘La leggenda di Al, John e Jack’ (2002), ‘Tu la conosci Claudia’ (2004), ‘Il cosmo sul comò’ (2008), ‘La banda dei babbi natale’ (2010), ‘Il ricco, il povero e il maggiordomo’ (2014).

Lo spettacolo per celebrare i 25 anni ha vissuto i suoi momenti salienti riproponendo sei riuscitissimi sketck, due tratti da ‘I Corti’, tre da ‘Tel chi el telun’ ed uno da ‘Anplagghed’. Dopo i saluti di rito e gli sfottò rivolti ai ritardatari, si entra nel vivo con ‘I gemelli’. I tre pargoli Haldo (Aldo), Giovanni (derivato da Gvnn) e Deborah (Giacomo) scatenano le prime risate, sulle loro attesissime gag, che in tantissimi tra il pubblico conoscono a memoria.

Stesso risultato anche per l’altro sketck tratto da ‘I Corti’, ‘In montagna’ con le celeberrime battute, una su tutte ‘quella rientranza lì a forma di vertebra di moffetta’, che poi sfociarono anche nel primo film ‘Tre uomini e una gamba’. Da ‘Te El chi el telun’, i tre ripropongono le vicissitudini dell’Eletto, Aldo e di suo figlio Giacomo, alle prese con il Dio, Pdor, figlio di Kmer (Giovanni), sketck proposto anche a Sanremo 2016, la gag de ‘I tre medici’, il professor Alzheimer (Giovanni), il dottor Pivetta (Giacomo) e Aldo, il cui cognome cambia di volta in volta e la Scuola di Polizia, i Busto Garolfo Cops, con il capitano Tiger (Giovanni) che addestra i poliziotti Dexter (Aldo) e Sugar (Giacomo).

Da ‘Anplagghed’ prendono, invece, le scene ambientate nella Galleria d’arte moderna dove l’esperto Giacomo, senza successo, prova a trasmettere agli amici il fascino delle opere esposte.

Nel gran finale, Aldo, citando proprio ‘Anplagghed’, con il suo inglese maccheronico, canta ‘My Way’ di Frank Sinatra in mezzo al pubblico.

Palloncini colorati, stelle filanti, risate e tanti applausi. La festa del trio è riuscita.