Vasco Live 2025: si parte da Bibione, poi 12 date tra Nord e Sud
Siamo agli sgoccioli. Domani, lunedì 26 maggio, sarà il grande giorno per i fan di Vasco Rossi: a Bibione, come da tradizione, si terrà l’attesissimo soundcheck, riservato al fan club ufficiale. Un momento esclusivo, ma anche simbolico: è qui che si accende ufficialmente la miccia del nuovo tour 2025, uno degli appuntamenti live più attesi dell’anno.
Il 27 maggio andrà in scena la data zero, sempre a Bibione, vera e propria prova generale del nuovo show. Da lì, sarà Torino ad ospitare il via ufficiale del VASCO LIVE 2025, che si svilupperà in 12 date tra maggio e giugno, toccando alcune delle città simbolo del rock italiano. Gran finale previsto con doppia tappa a Roma, allo Stadio Olimpico.
Le date ufficiali del VASCO LIVE 2025:
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31 maggio e 1° giugno – TORINO, Stadio Olimpico
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5 e 6 giugno – FIRENZE, Visarno Arena
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11 e 12 giugno – BOLOGNA, Stadio Dall’Ara
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16 e 17 giugno – NAPOLI, Stadio Diego Armando Maradona
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21 e 22 giugno – MESSINA, Stadio San Filippo
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27 e 28 giugno – ROMA, Stadio Olimpico
Uno show tutto nuovo
Come ogni anno, Vasco promette uno spettacolo rinnovato, tra nuove scenografie, scaletta aggiornata e la solita carica esplosiva. I fan non vedono l’ora di scoprire quali sorprese riserverà il Blasco in questo nuovo viaggio musicale. E sarà proprio il soundcheck di domani a svelare i primi indizi.

Vasco in esclusiva: «Gestire la celebrità non è facile, ma coltivo il mio mondo»
In una recente intervista a TV Sorrisi e Canzoni, Vasco Rossi ha parlato della preparazione al tour e del suo rapporto con la fama:
«Ho un po’ di difficoltà a gestire la celebrità: chi mi incontra, vede quello che immagina. Mi incanta scoprire quanti Vasco Rossi ci sono: Pirandello aveva capito tutto…»
Sul tour, aggiunge: «Saranno 14 concerti quest’anno, devo vedere come risponde il mio corpo, il mio fisico, intanto ho compiuto un altro anno, e sono 73… Va bene, Mick Jagger ne ha più di 80, ma è più piccolo e magro».
Un consiglio prezioso: «Nella vita bisogna tenere a freno le aspettative e guardare meno quello che succede nel mondo e di più quello che succede nel proprio mondo. Perché ognuno ha un mondo suo, e va coltivato».