Sanremo 2015: Le pagelle della seconda serata .. tra Big e sfide delle nuove proposte

Sanremo 2015: Le pagelle della seconda serata .. tra Big e sfide delle nuove proposte

di Giorgio Regaldo/Ph. Letizia Reynaud 

 

 

DSC_4712Nina Zilli – SOLA (Zilli)

Un blues piacevolmente classico a cui non manca nulla, dal pianoforte in terzine agli stacchi dominati dagli ottoni all’assolo graffiante di chitarra. SOLA è un’abito che Nina Zilli si è giustamente cucita addosso per esaltare la forza e i colori della sua voce. Il testo ci parla della Solitudine, visti da occhi di donna facilmente riconducibili alla stessa autrice. Molto intimo, un bel regalo a noi del pubblico

Voto 9

 

DSC_4766Marco Masini- Che giorno è? (Masini,Camba,Coro)

Sparito da tempo dai radar ci ricordavamo tutti il suo “vaffanculo”  ma ci eravamo scordati che quell’urlo sguaiato, miracolasamente in equilibrio sul filo dell’intonazione. Un gridare che può piacere come no e dato che “è bello ciò che piace” a me non è piaciuto nonostante un testo interessante.

Voto 5

 

DSC_4802Anna Tatangelo – Libera (Silvestre-Palmosi)

Ormai Anna Tantangelo è cresciuta davvero e si conferma una brava interprete, matura, ed è probabilmente grazie a questa maturità che si impossessa in pieno dell’ennesimo pezzo di Silvestre e lo canta con la sua voce sempre bella e davvero Libera. Il risultato è piacevole e orecchiabile.

Voto 6

 

DSC_4853Raf – Come una favola (Riefoli – Grandi – Cecere)

Quello di Raf è un piacevole ritorno, certo non è il Raf pop che ricordavamo, ma è un Raf di estrema eleganza. Un brano con una quantità di suoni e armonizzazioni audaci ed efficaci su cui si dipanano sottovoce le parole. Un bel modo di raccontare la vita.

Voto 7

 

DSC_4926Il Volo – Grande Amore (Boccia-Esposito)

La musica “sperimentale” de IL VOLO si è già imposta a livello internazionale  ed ha funzionato molto bene anche sul palco dell’Ariston. Purtroppo è impossibile per il mezzo televisivo trasmettere per intero l’intensità che le tre voci di scuola lirica sono in grado di riversare sul pubblico in sala. E’ davvero da ammirare il grande lavoro di orchestrazione che dà vita al sound pop-rock -classic che costituisce il marchio di fabbrica del trio. Il testo è travolto dalla musica e passa in secondo piano.

Voto 7

 

DSC_5088Lorenzo Fragola – Siamo Uguali (Fragola-Fedez-Cogliati)

Paga pegno a questa brutta abitudine di sbattere fra i campioni ragazzi che sono poco più che debuttanti. L’ emozione, troppa e giustificata, lo mette subito a dura prova specialmente nelle prime battute. Si riprende e si difende comunque bene facendo del suo meglio con un pezzo senza gloria ne infamia. Deve ancora fare strada e farsi le ossa.

Voto 5

 

DSC_5058Irene Grandi – Un vento senza nome (Grandi-Lanza)

Irene Grandi mette la sua voce e le sue capacità interpretative al servizio di un testo ci parla di una fuga senza ritorno, il racconto ha però dei confini sbiaditi e pecca di chiarezza. Si può capire che è un dialogo con se stessa come si potrebbe pensare che sia dedicata ad un suicida. Non importa perchè resta una bella canzone con una musica che accompagna lineare e dolce una Irene Grandi che è novamente riuscita a distinguersi nel mucchio.

Voto 8

 

 DSC_5175Biggio e Mandelli – Vita di Inferno (Biggio – Ferro – Mandelli)

Brano simpatico e forse, ma ridico forse, un po’ presuntuoso. Quando la fama arriva essenzialmente grazie alla volgarità poi è difficile fare un salto di qualità. I riferimenti a quella scuola milanese dei Cochi e Renato e degli Jannacci sono stati ben calcolati ma nel confronto i due non reggono. Certo sono geniali e simpatici è si sono circondati di musicisti vitali e brillanti che li supportano con una divertente fanfara diretta da Roy Paci. Il testo che dovrebbe essere il punto di forza è una semplice collezione di luoghi comuni rappresentanti la sfortuna , messi più o meno in rima con aggiunta di un po’ di fxxa e coxxxxxi per far parlare. Il palco di Zelig sarebbe onestamente più coerente, il livello artistico del Festival Nazionale dovrebbe esigere di più.

Voto 6

 

DSC_5229Bianca Atzei – Il solo al mondo (Silvestre)

Ammetto di non conoscere per nulla Bianca Atzei, la scopro stasera e trovo abbia una bella voce, intensa e graffiante. Il brano è di nuovo il classico pezzo dei Modà ma non voglio che il giudizio su Bianca Atzei venga influenzato dal giudizio sull’autore perciò mi limiterò a dire che la capacità interpretativa di Bianca è decisamente interessante e ci allevia l’effetto cover.

Voto 6

 

 

DSC_5271Moreno – Oggi ti parlo Così (M. Donadoni, R. Casalino – M. Dagani, A. Erba, M. Zangirolami)

Il rap, quando è salito sul palco dell’Ariston, lo ha fatto con brani e parole di ben più alto spessore. Altri tempi, oggi vanno forte questi cantanti dalla parlata sbiascicata, ragazzi che combattono e ci cantano le loro battaglie in un mondo in cui nessuno ci capisce più nulla. Moreno è forte e coraggioso il “ragazzo cresciuto sull’asfalto” in giacca e cravatta sul palco di Sanremo ne esce vincente. Deve ancora diventare grande ma ci sono ottimi presupposti.

Voto 7

 

Sfida Nuove Proposte

DSC_4624Kutso VS Kaligola

Kutso – Elisa

Nelle nuove proposte con il sarisma da Big. I Kutso ci omaggiano di un pezzo simpatico e che parla di amore con frizzante ironia. Leggero di quella leggerezza che contribuisce a far bello l’amore, di quella leggerezza  di cui oggi abbiamo bisogno,tanto bisogno.

Si aggiudicano la semifinale

Voto 8

Kaligola- Oltre il giardino

Sono rimasto spiazzato da questo ragazzo che canta con il nonno che gli dirige l’orchestra. Parte soffocato dall’emozione ma poi sale il rap e il racconto prende vigore. Ci voleva un diciassettenne per affrontare finalmente una storia dura e cruda, il dramma di un uomo, una storia maledetta di quelle che affollano molte delle vite emarginate nelle nostre strade. Un tema di profondità infinita che Kaligola esplora e ci restitusce meno spaventoso, addolcito ma di impressionante realismo .

Messo a confronto con la leggerezza non c’è la fa ma merita un voto volutamente fuori scala.

Voto 12 fuoriscala

DSC_4671Enrico Nigiotti VS Chanty

Enrico Nigiotti – Qualcosa da decidere.

Un brano pop per presentarsi al grande pubblico. Buono il testo, semplice e lineare che scivola su di una musica orecchiabile e simpatica.

Si guadagna la semifinale

Voto 6

Chanty – Ritornerai

Una ragazza interessante che tiene il palco da interprete di razza. La voce non le manca di sicuro e Chanty non c’è la nasconde, anzi, rotti gli indugi iniziali si scatena in lunghi vocalizzi che richiedo studio e diaframma allenato. Forse troppo eterea e infatti perde la sfida con il più terreno Nigiotti ma spero di sentirne parlare  molto in futuro

Voto  7