Recensione Live: Gianna Nannini: Pala Alpitour in festa per HITALIA.ROCKS

Gianna Nannini: Pala Alpitour in festa per HITALIA.ROCKS

di Marco Drogo

Far convivere grandi classici della musica italiana con i cavalli di battaglia della propria discografia. Riesce nell’impresa Gianna Nannini che trasforma il Pala Alpitour nella sede di una grande festa celebrativa con uno spettacolo, organizzato da Set Up Live, idealmente diviso in due parti unite dall’energia rock dell’artista senese.

Un palco tricolore, una grande band e la solita energia contagiosa della Gianna nazionale che non sta ferma un attimo, gioca con l’asta del microfono, sale sulle casse, incita il pubblico.

Si comincia con “Lontano dagli occhi” di Sergio Endrigo, che scalda subito i presenti, proprio come “L’immensità” di Don Backy e “Io che amo solo te” dello stesso Endrigo. Poi la Nannini racconta un aneddoto. A inizio carriera un discografico di Torino le aveva detto che non sarebbe mai stata una cantante, non tanto per la voce, che possedeva, ma perché andava fuori tempo. “Da allora il fuori tempo è il mio punto di forza” – dice – prima di eseguire così, quasi contro-tempo, “Un’avventura” di Lucio Battisti e “La canzone di Marinella” di Fabrizio De Andrè.

Poi torna a rockeggiare su “Dio è morto” dei Nomadi e “C’è chi dice no” di Vasco Rossi. Si chiude qui la prima parte quella interamente dedicata a “Hitalia”, il nuovo album di cover, uscito a ottobre del 2014.

La seconda parte, quella dedicata alle sue hit, è una vera scarica di energia. La Nannini infiamma lo show con “Ragazzo dell’Europa” e il pubblico la asseconda con i cori proprio come nelle successive “Lei”, “Fotoromanza” e “I maschi”.

I classici di una carriera trentennale si sono perfettamente amalgamati con le cover dell’ultimo lavoro. L’esecuzione di “Profumo” è particolarmente intensa, come vibranti e potenti sono “Bello e impossibile”, “L’America”, “Latin Lover” e “Io”. Su “Meravigliosa Creatura”, eseguita solo tastiere e voce il parterre e gli anelli si illuminano per gli smarthphone e gli accendini.

Nel finale, Gianna stessa si mette alle tastiere per eseguire “Oh Marinaio”, prima di chiudere una bellissima serata con la cover di “Nel blu dipinto di blu” e con l’ormai classica “Sei nell’anima”.

La scaletta di Gianna Nannini HITALIA.ROCKS al PalaOlimpico di Torino:

1)Lontano dagli occhi

2) L’immensità

3) Io che amo solo te

4) Un’avventura

5) Dedicato

6) La canzone di Marinella

7) Dio è morto

8) C’è chi dice no

9)Ragazzo dell’Europa

10) Lei

11)Fotoromanza

12) I maschi

13) Profumo

14) Bello e impossibile

15) America

16) Latin lover

17) Io

18) Meravigliosa creatura

19) Amandoti

20) Oh marinaio

21) Nel blu dipinto di blu (volare)

22) Sei nell’anima

La PhotoGallery di Music&theCity a cura di Mirella Pavia

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