Perturbazione – Venerdì ‘Le Storie che ci raccontiamo Tour’ @Cap10100

CAP10100
Corso Moncalieri 18, Torino
Venerdì 11 Marzo 2016

Cap10100, The Goodness Factory e Mescal Official

presentano

PERTURBAZIONE

Le Storie che ci raccontiamo Tour
in apertura Andrea Mirò


apertura porte 21.00 | inizio concerto ore 22.00

ingresso 12 € in cassa

prevendite disponibili a questo link 

http://goo.gl/uUiVg0
E in tutti i punti vendita
Boxoffice Piemonteticket 
http://www.piemonteticket.it/#!punti-vendita/cme9

Venerdì 11 Marzo Cap10100, The Goodness Factory e Mescal Official presentano l’attesissima data torinese dei Perturbazione nel loro Le storie che ci raccontiamo Tour. Prima della band, ad aprire il concerto sarà la talentuosa Andrea Mirò, già ospite speciale – per la traccia Cara rubrica del cuore – del nuovo disco della storica band rivolese.
In piena maturità artistica George Simenon, lo scrittore, padre del commissario Maigret, si soffermò sull’evoluzione della scrittura. Disse: “C’è un primo tipo di storia, quella che racconta di due amanti che si conoscono. Il secondo tipo di storia invece è quella che fotografa i due stessi amanti mentre cominciano ad annoiarsi, della vita, l’uno dell’altro. Infine c’è un terzo tipo di storia: quella che valica queste due situazioni”. 

Le storie che ci raccontiamo è il settimo album in studio dei Perturbazione, registrato in Inghilterra, tra il Tilehouse Studio di Mike Oldfield e il Toomi Labs di Tommaso Colliva. Colliva è stato il produttore negli ultimi anni di alcuni fra i più importanti dischi della musica italiana: Calibro 35, Afterhours, Ministri, Dente, Le Luci Della Centrale Elettrica, Ghemon e moltissimi altri.

Da un po’ di anni lavora stabilmente con i Muse e si è trasferito a Londra. I Perturbazione volevano lui come produttore. Lui voleva produrre il disco. E li ha convinti ad andare a registrarlo a Londra, in trasferta. Le storie che ci raccontiamo è il primo disco registrato all’estero dalla band torinese. In piena sintonia – manco a farlo apposta – con molte delle influenze che lo caratterizzano. Musica britannica di ieri e di oggi, classica o meno, a cavallo tra pop, elettronica e rock.

Le storie che ci raccontiamo contiene dieci pezzi che oscillano fra mondi lontanissimi, ma quasi sempre di matrice inglese: Pet Shop Boys, XX, Everything But The Girl, Blur, New Order, Smiths, Pulp, Elbow. Il settimo album dei Perturbazione è anche il primo a essere stato pensato, scritto, arrangiato e registrato nella nuova formazione, un quartetto: Tommaso Cerasuolo (voce), Alex Baracco (basso) e i fratelli Cristiano (chitarre, programmazione) e Rossano Lo Mele (batteria).

Come spesso accade con i Perturbazione, anche stavolta alcuni ospiti impreziosiscono l’album. Si tratta anzi tutto di alcune voci che duettano con Tommaso: quella soul-rap di Ghemon (Everest) e quella calda di Andrea Mirò (Cara rubrica del cuore). Poi c’è la voce narrante di Emma Tricca nel brano che intitola il disco. Senza dimenticare i contributi al pianoforte di Massimo Martellotta (dei Calibro 35).

Oltre la musica però c’è la lingua. Che è sempre la lingua dei Perturbazione.

La voce che canta e intona i testi. Che in questo disco – più che mai – racconta storie… Che storie, esattamente? Storie di amanti che s’incontrano, si annoiano, si lasciano, s’ingelosiscono e si rifanno una vita. Storie del primo e del secondo tipo, per dirla come Simenon. Ma anche del terzo: storie che vanno oltre, che provano a guardare nel backstage della storia stessa e delle vite degli altri.

Le storie che ci raccontiamo è un disco che parla di ambizioni inseguite e forse mancate (Everest, Dipende da te), del reciproco narrarsi intimo e sociale proprio della contemporaneità (Cinico, Cara rubrica del cuore). Dice di una confusione privata e personale (Una festa a sorpresa) e forse generazionale (Trentenni). Si sofferma sulla circolarità del quotidiano e delle sue promesse in cui troppo spesso rimaniamo impigliati (La prossima estate). Ragiona sull’attesa e sulle sue illusioni (Ti aspettavo già, Da qualche parte nel mondo). Infine c’è il brano che ha dato il titolo al disco, fulcro e chiusura della scaletta: Le storie che ci raccontiamo. Una canzone che tenta di “raccontare” il bivio tra falso e vero nelle nostre vite e nelle canzoni. Quello che raccontiamo. E quello che invece ci raccontiamo. Per sopravvivere, per intrigare, per ingannare.

I Perturbazione sono uno dei principali gruppi rock italiani dei nostri anni. Nati a Rivoli, alle porte di Torino, hanno segnato la musica nazionale grazie a una manciata di album fra i più significativi dell’ultimo decennio. Dopo gli esordi nel ‘98 (Waiting to Happen e 36) è arrivato il passaggio alla lingua italiana e con esso l’album della svolta: In circolo, uno dei dischi più rilevanti della contemporaneità nazionale, considerato dal mensile “Rolling Stone” come uno dei 100 più belli di sempre della musica italiana, e ristampato in una versione doppia e celebrativa per il decennale.

Canzoni allo specchio e Pianissimo Fortissimo completano una sorta di trilogia della “formazione” e contribuiscono ad affermare il nome della band nel panorama nazionale.

Nel 2010 arriva Del nostro tempo rubato; titolari di una forte identità legata all’incrocio tra strumentazione rock e classica, nonché di molti progetti paralleli (Concerto per disegnatore e orchestra, Le città viste dal basso) i Perturbazione incarnano ormai più una factory creativa che una semplice band.

Nel 2013 i Perturbazione sono rientrati a casa Mescal che ha pubblicato il 6 Maggio il nuovo e 6° disco del gruppo, prodotto da Max Casacci (Subsonica), intitolato Musica X e distribuito in allegato a XL di Repubblica; 10 nuovi brani, con specialissimi ospiti (I Cani, Erica Mou e Luca Carboni).

Otto mesi dopo la pubblicazione della prima versione dell’album, la band si presenta sul palco dei fiori con L’Unica e L’Italia vista dal bar per partecipare alla 64esima edizione che consacra i Perturbazione come vera rivelazione del Festival di Sanremo.

Dopo una lunga serie di ospitate televisive, dopo un tour di presentazione, dopo maratone, inaugurazioni, buskerate radiofoniche e scolastiche, adesioni a buone cause e prove in studio, i Perturbazione sono risaliti sul furgone per affrontare on the road la stagione dei festival, dei concerti in fantastiche cornici naturali, di bagni di folla in piazze festanti come avvenuto a Cagliari il 31 Maggio per Sardegna Chi Ama (in diretta su Rai3 e Radio Rai 2), dove la band ha condiviso il palco con una lunghissima serie di artisti chiamati a raccolta da Paolo Fresu per aiutare le popolazioni della Sardegna colpite dall’alluvione dello scorso Novembre, mentre la colonna sonora dell’Estate 2014 veniva affidata a Musica X, title track dell’album.

Tra una tappa e l’altra è stato messo a fuoco anche un nuovo progetto live che ha come protagonista Buster Keaton e il suo The General la cui sonorizzazione è approdata nei luoghi più suggestivi del nostro bel paese; a coronamento del fortunato momento, circondati dalle opere di Marc Chagall, di Giorgio De Chirico, di Pinturicchio e di Vincent Van Gogh, Tommaso & co. hanno chiuso le prime 4 puntate di Che Fuori Tempo Che Fa su Rai Tre con Fabio Fazio mentre due componenti storici come Elena Diana e Gigi Giancursi abbandonavano la formazione per intraprendere nuovi percorsi.

Quasi contemporaneamente, con Lorenzo Vignolo (alla regia) i Perturbazione consegnavano ai posteri il video de I Baci Vietati nel quale compaiono per l’ultima volta tutti e sei affiancati da Luca Carboni, presente anche nel singolo che conclude la ricca avventura firmata Musica X.