NERI MARCORE’ e MARIO BIONDI al Pavese Festival

Pavese Festival Mario Biondi

Al Pavese Festival presentati gli ospiti, Neri Marcorè e Mario Biondi, in concerto venerdì 8 e sabato 9 settembre.

Da martedì 5 a domenica 10 settembre 2023, Santo Stefano Belbo (CN) torna a ospitare il Pavese Festival, la manifestazione che ogni anno mette in dialogo arte, letteratura, musica e teatro tra le colline tanto amate dallo scrittore. Tra i protagonisti di questa edizione, Neri Marcorè, ormai ospite fisso del festival e, per la prima volta a Santo Stefano Belbo, Mario Biondi.

Neri Marcorè – insignito lo scorso anno della cittadinanza onoraria santostefanese proprio in ragione del legame d’affetto con il festival e della sua interpretazione dell’opera pavesiana – sarà il protagonista della serata di venerdì 8 settembre con uno spettacolo costruito attorno ai personaggi di cinque opere pavesiane.

Sabato 9 settembre, il cantante dall’anima soul jazz presenterà invece in anteprima alcuni brani del nuovo album in uscita in autunno, dopo il grande successo di pubblico del “Romantic Tour” dello scorso anno.

Ad accompagnarlo sul palco la sua ormai storica band di sei elementi (piano/tastiere – basso/contrabbasso – batteria – percussioni/chitarra/flauto – tromba – sax), con cui l’artista proporrà i suoi brani più noti e un’anticipazione del prossimo disco. Un progetto incentrato sul repertorio e sullo stile crooning che vedrà l’inconfondibile voce di Biondi al centro di un’atmosfera calda e intima.

I biglietti (al costo di 25 euro + diritti di prevendita) sono disponibili su TicketOne e in tutte le prevendite abituali, incluso il bookshop della Fondazione Cesare Pavese. 

A loro, infatti, è dedicato un nuovo progetto della Fondazione Cesare Pavese in cui Marcorè è coinvolto insieme ad altri protagonisti del mondo dello spettacolo, della musica e della cultura. Il progetto verrà presentato nel pomeriggio all’interno di un evento dedicato, mentre la sera l’attore marchigiano, che del progetto è voce narrante, ne proporrà una versione speciale per il palcoscenico.  

Tra le novità di quest’anno, la scelta di accorpare le due principali manifestazioni che celebrano Cesare Pavese nel suo paese natale. Per la prima volta, infatti, Pavese Festival e Premio Pavese si svolgeranno nella medesima occasione, riunendo a Santo Stefano Belbo grandi nomi del panorama culturale e artistico italiano, per un omaggio a tutto tondo al grande scrittore, poeta, editore, critico e traduttore. La cerimonia di consegna del Premio per le cinque sezioni che rispecchiano la poliedrica attività di Pavese si svolgerà nel pomeriggio di domenica 10 settembre, all’interno della chiesa sconsacrata dei SS. Giacomo e Cristoforo, nel centro storico del paese. 

«Il Pavese Festival vuole sempre più essere uno spazio di incontro, condivisione e crescita collettiva» spiega Pierluigi Vaccaneo, direttore della Fondazione Cesare Pavese.

«L’edizione 2023 si conferma un’occasione per il territorio di collaborare alla creazione di eventi unici e qualificanti cui tutte le realtà contribuiscono: dagli spettatori alle risorse coinvolte, dalle strutture all’ecosistema imprenditoriale e istituzionale fino ai partner storici e a quelli nuovi. Una collettività radunata attorno al falò della cultura per tradurla in un fattore abilitante di crescita socio-economica di tutto il territorio. Quest’anno racchiuderemo Pavese Festival e Premio in un’unica settimana per fare di settembre il mese di Cesare Pavese e di Santo Stefano Belbo».

Oltre alle date santostefanesi questa edizione del festival prevede una serie di appuntamenti off sul territorio e nel resto d’Italia, per concludersi infine a New York, dove approfondirà la passione di Cesare Pavese per la cultura e la letteratura americane. 

«Per l’edizione 2023 ci spingeremo fuori dai nostri confini per due serate tra Piemonte e Liguria in collaborazione con Banca d’Alba che diventa uno dei nostri partner più importanti» aggiunge Vaccaneo «e saremo a New York, invitati dalla New York University, per raccontare una ricerca scientifica sulle recenti donazioni di testi e manoscritti che la Fondazione ha ottenuto e che metterà a disposizione di tutti i visitatori proprio a partire da settembre».