MùM live ad Hiroshima, un live intimo e sospeso (Report e INTERVISTA)

MùM LIVE
MùM live 2022

MùM live@Hiroshima Mon Amour 29 Settembre 2022

di Roberta Perduca

Un live molto intimo e sospeso. Sono passati circa 10 anni dall’ultima apparizione live in Italia dei Mùm ma la lunga attesa è stata ripagata ed il pubblico presente all’ Hiroshima Mon Amour di Torino  ha potuto ascoltare i nuovi brani registrati in Puglia (NDR Il nuovo
album al momento è ancora senza titolo) e quelli del passato, in un concerto dalle atmosfere eteree e suggestive. Il live, molto apprezzato, si è concluso tra lunghi applausi  tutto ciò a conferma del piacere, del pubblico, nell’ascoltare nuovamente il loro stile non convenzionale.

MùM live
MùM live

Melodie tenere e delicate come una ninna nanna, mescolate  all’elettronica della scuola tedesca, che evocano emozioni diverse. I 5 islandesi, orfani delle due gemelle Valtýsdóttir, (Örvar Þóreyjarson Smárason, Gunnar Tynes, Sigurlaug Gísladóttir, il percussionista-batterista finlandese Samuli Kosminen e il chitarrista statunitense Jeffrey Tyler Ludwick, l’ultimo arrivato) hanno incantato il pubblico presente, in certi momenti dello show osservandosi intorno era emozionante notare come le persone, ad occhi chiusi, fossero intente a ballare sulle note di clavietta , ukulele, tastiere, synth, tutti insieme in perfetto sincrono quasi come foglie mosse dal vento in un bosco incantato, in un clima rarefatto e mistico.

MùM
MùM live 2022

Lunghi brani strumentali alternati a brani cantati, chitarre distorte, quasi assillanti, che si intersecano con il beat delle tastiere diventano talvolta carillon talvolta armonie incorporee. Immancabile lo stile Glitch (campionamento musicale degli errori delle strumentazioni elettroniche) da sempre loro marchio di fabbrica.

MùM live
MùM saluti finali
MùM live
MùM live

Dopo il concerto abbiamo incontrato Örvar Þóreyjarson Smárason per una breve chiacchierata. L’intervista è a cura di Roberta Perduca. 

R: Perché la vostra decisone di registrare il nuovo album proprio in Puglia?

O: “Volevamo provare ad andare in un posto nuovo. Spesso quando componiamo nuova musica vogliamo andare in luoghi sconosciuti per cambiare la nostra visione delle cose. Abbiamo un grande amico laggiù, Francesco ( italiano ovviamente) , che ci ha parlato di questo incredibile studio in Puglia, costruito in campagna in un luogo bellissimo nella natura in mezzo al nulla. Siamo stati due settimane ed il primo giorno ho voluto visitare la cittadina vicina e dopo essere tornato non ho più voluto uscire dallo studio perché è importante trovare un posto dove puoi concentrarti su ciò che fai. In passato per registrare siamo stati in un faro dove poter essere isolati da tutto e così è stato anche in Puglia. I suoni dei nuovi brani sono appunto contaminati dal suono e il richiamo della natura”. 

R: In questo periodo storico di continuo cambiamento e del ritorno del rock contaminato dal genere elettronico in che modo i due stili hanno influenzato la vostra produzione?
O: “In realtà noi non separiamo i due stili opposti, anzi cerchiamo di miscelarli da sempre. Come avete potuto ascoltare le nostre canzoni sono tutte diverse tra loro, abbiamo stili differenti che si contaminano tra loro, modi diversi di combinarli, modi diversi di percepire le emozioni che ne scaturiscono in maniera personale”.

R: In che modo la musica elettronica del passato, degli anni 80, influenza quella di oggi?
O: “L’influenza dei pionieri dell’elettronica, come i primi Kraftwerk, si sente ancora oggi e sarà sempre presente…non potrà mai essere rimossa . La musica elettronica è tutta un’ evoluzione ma il suo cuore originale sarà sempre lo stesso”.

Ringraziamo i MùM per la disponibilità, Hiroshima Mon Amour e la Ponderosa Music

Scopri tutte le date e le info dei Mùm al link: https://ponderosa.it/artist/mum/