Gigi Giancursi- ex Perturbazione, canta le “Cronache dell’abbandono” il cantautorato contro ogni logica

Gigi Giancursi canta le “Cronache dell’abbandono”

Domenica 22 aprile per la rassegna “Funamboli”al Pop di Via Berthollet

 

Domenica 22 aprile 2018, ore 14.30

Pop, ex Lavanderie Ramone

Via Berthollet 25

Ingresso 4 euro con tessera Arci

Risulta quasi naturale associare il nome di un funambolo come GigiGiancursi all’ingegnosa rassegna pomeridiana del Pop (ex Lavanderie Ramone di via Berthollet 25 Torino), che domenica 22 aprile alle 14:30 chiama sul palco l’ex Perturbazione in veste di cantautore per il primo live dall’uscita del suo album d’esordio solista.

Dodici sono le tracce che compongono “Cronache dell’Abbandono”, un compendio di quotidianità nutrita delle immagini poetiche, spirituali, filosofiche alle qualiGiancursi dimostra di non voler rinunciare nemmeno nell’universo di bollette, codici e password perdute descritte da “Modello Unico” che apre il disco: tra “l’ammazzacaffè” e “il cantico dei divorziati”, “Chez Voltaire” e“l’abbandono”, “e noi che pensavamo”, “controcorrente” e “via dal campo”, sguardo e voce dell’autore scandiscono e nobilitano con delicatezza i rintocchi di un tempo intessuto di vita “umana, troppo umana”.

Venticinque intensi anni di militanza con i Perturbazione, dei quali è stato cofondatore e chitarrista, ma pure compositore, fino al palco di Sanremo 2014; poi un susseguirsi consistente e frenetico di progetti e collaborazioni sempre vicino alla materia che meglio tra tutte sa gestire e comunicare, la musica.

Infine l’urgenza di lasciare una traccia, incidere almeno una ridotta parte di quei molti canovacci già scritti nel corso di una produzione continua e costante nel tempo, custodita in appunti, provini, registrazioni.

Nasce così “Cronache dell’abbandono”, un disco che si rivela mondo meditato, vissuto, fedelmente “fotografato” come i brani che lo compongono, scritti, arrangiati, registrati, prodotti interamente da lui: «con tutte le imprecisioni – dichiara Giancursi nel libretto – le stonature, i rimpianti, le compressioni sbagliate (…)» perché, continua «se una canzone arriva, arriva. E basta».

Del disco ci raggiunge tutta l’autenticità del duplice significato che in sé custodisce la parola “abbandono”, rappresentata con efficacia dall’acquarello in copertina opera della disegnatrice Silvia Gariglio: una donna che dal trapezio ha appena spiccato il volo stagliandosi su un tramonto dai colori rassicuranti.

Nessuna etichetta, nessuna piattaforma streaming, nessuna distribuzione se non quella porta a porta o in qualche negozio di fiducia per queste Cronache, stampate lo scorso dicembre in cinquecento copie esaurite già a metà gennaio, complicii fan che da subito hanno risposto al richiamo, alimentando un passaparola che dal pc del chitarrista – in messaggi personali e diretti ad ogni singolo potenziale ascoltatore – ha preso il largo attraversando l’Italia (gli ordini si effettuano scrivendo direttamente a gigi.giancursi@gmail.com o tramite messaggi privati sul suo profilo https://www.facebook.com/gigi.giancursi ).

Per chi lo ha riconosciuto “Greenman” nel disco lampo con l’attrice e cantante Linda Messerklinger (Linda&theGreenman, Greensongs, Mescal 2015) o chi ne ha seguito le innumerevoli e poliedriche collaborazioni e tour sarà piacevole sorpresa vedere Gigi Giancursicambiare ancora una volta le carte in tavola e “abbandonarsi” finalmente al suo spirito di protagonista cantastorie.

 

Gigi Giancursi è tra i fondatori dei Perturbazione con i quali pubblica: In Circolo, Canzoni allo specchio, Pianissimo Fortissimo, Del Nostro Tempo Rubato, Musica X. Tiene oltre 300 concerti in tutta Italia e Europa. E’ tournista con Syria, per la quale scrive Prima che farà mattino. Organizza eventi e festival musicali e culturali ed è ideatore e organizzatore di spettacoli quali Le città viste dal basso, Concerto per Disegnatore e Orchestra. Nel 2010 Pubblica il racconto Stelle e strisce sulla raccolta dedicata a Luigi Tenco, Non sono io il principe azzurro. Si dedica alle produzioni artistiche di Rinaldo Bellucci, pianista e compositore, Orlando Manfredi e Duemanosinistra, Litio, Eugenio Rodondi, Ilarosso, Baroque, Verlaine, Luciano De Blasi e Suigeneris. Nel 2014 partecipa al Festival di Sanremo in qualità di Big con i Perturbazione ottenendo il sesto piazzamento e Premio Sala Stampa. Poco dopo l’allontanamento dai Perturbazione fonda con l’attrice e cantante Linda Messerklinger il progetto acustico Linda & The Greenman, con all’attivo più di 30 concerti e un disco – Greensongs, 2015 –  pubblicato per Mescal. Intraprende una serie di collaborazioni che lo portano in tour con diverse e variegate formazioni (dello scorso marzo il progetto- spettacolo “Frammenti di discorsi amorosi” con l’arpista Cecilia Lasagno). Oltre alla divulgazione e alla presentazione svolge ruoli di direzioni artistiche, tra le quali Festa della Musica di Rivoli 2015, Il cielo a Via di Nanni nel 2016, Artisti per Artom nel 2017.

Di recente uscita il suo primo disco da solista, un resoconto di vita e di esperienze musicali interamente autoprodotto e intenzionalmente non pubblicizzato, non affidato alle grandi catene di produzione né ai circuiti web o streaming: “Cronache dell’abbandono”.