Edoardo Bennato live al Flowers Festival canta e incanta (report, foto e scaletta)

Edoardo bennato live

Edoardo Bennato live al Flowers Festival 

di Letizia Reynaud

E’ una calda sera di luglio per la precisione il giorno 8.
Forse perché l’otto sdraiato corrisponde all’infinito, forse perché in un festival che dedica il titolo ai fiori non può mancare la speranza di riempirci i famosi cannoni, grazie alla musica, in questa data la scelta di un cantastorie d’eccellenza non poteva essere più azzeccata.

Cantastorie = Edoardo Bennato.

La piazza del cortile delle Lavanderie a Vapore di Collegno è gremita in ogni angolo, nessun open act, per un artista come lui non serve.

I fans di ogni età chiacchierano, si dissetano e prendono posto per assistere allo show.
Il Flowers Festival è pronto, lo spettacolo può incominciare, il viaggio nel racconto può prendere il via.

Sono le 22, di jeans e t-shirt blu vestito, appare in scena Lui Edoardo.

Solo, il cantautore partenopeo accompagnato dalla sua fedele armonica, il suo kazoo e con al collo una Marvit CF-55 12 corde, riempie tutto il palco e si prende subito la scena con una dritta di vita “Tenetevi i vostri dubbi che io più invecchio più ne ho e non rimanete attaccati alle vostre certezze ma coltivateli quei dubbi…”

Pronti via, in versione solitaria ed acustica Edoardo ci regala tre chicche del suo repertorio, Abbi Dubbi, Sono solo canzonette e Il gatto e la Volpe.

Sulle note di La Torre di Babele entra in scena la BeBand, una super band composta da collaboratori storici e talenti indescrivibili, il sound prende subito un altra piega (peccato che i fotografi accreditati per l’evento siano stati allontanati al loro ingresso perché qualche bello scatto di dovuta cronaca lo meritavano pure loro).

Con il palco popolato da Giuseppe Scarpato (chitarre), Raffaele Lopez (tastiere), Gennaro Porcelli (chitarre), Arduino Lopez (basso) e Roberto Perrone (batteria), il racconto live prosegue alla grande.

Come solo un buon Cantastorie sa fare, ogni brano porta un aneddoto e un piccolo spaccato di vita e di mondo.

“Collodi, come aveva fatto nello scrivere le fiabe e suoi personaggi a sognarsi il Luglio del 2023 ?” con questa domanda, Bennato, affianca molti personaggi di fantasia a cui ha dedicato parecchi brani a persone reali ( il gatto e la volpe per esempio sono politici doc) e specifica che rispetto alla sua vecchia discografia mancavano alcune figure da trattare e così tra i più recenti brani spuntano Lucignolo e Mastro Geppetto.

Lucignolo lo immagina come un PR che organizza Rave Party, Mastro Geppetto lo traspone come un falegname andato in pensione che per passione da un pezzo di legno tira fuori una vita, insomma il fautore di tutto !
Questo scenario prende vita sulle note della band e l’arrangiamento di Mastro Geppetto in versione fortemente Ska.

L’esperienza emozionale tra melodia e parole continua e così Edoardo ci ricorda che il 55 (che campeggia sulla sua maglietta) è il numero che rappresenta la musica nella smorfia napoletana, che la calunnia è un venticello che può rovinarci la vita da un momento all’altro da qui la dedica del suo cantato a Enzo Tortora e Mia Martini, due vite martoriate dalla calunnia.
Anche per Ugo Tognazzi c’è un racconto che riguarda la calunnia e così sul mega schermo appare un ritaglio di giornale che porta di titolo “Arrestato Ugo Tognazzi Era il capo delle BR” la notizia fasulla di un giornale satirico che negli anni 70′ sollevò un gran polverone.

Tra i ricordi sbuca il Trio Bennato, il gruppo musicale che alla fine degli anni 50′, Edoardo aveva costituito con i suo fratelli Eugenio e Giorgio.

Del pezzo ‘Feste di Piazza’, l’artista ci confida che era da parecchio che non lo portava live ma che qui a Torino gli sembrava adatta.
In scaletta segue il brano “La chitarra” e anche qui Edoardo ci racconta di quel giorno a Napoli in cui un amico di suo padre lo portò in un negozio di strumenti dicendogli di scegliere in regalo ciò che voleva e lui scelse appunto la chitarra.

Tra arrangiamenti Ska, spaziando dal Blues al Rock al Reggae si scivola verso fine concerto, quasi due ore e mezza di live.
Dopo una piccola pausa, i bis vengono acclamati a gran voce ed Edoardo esce senza risparmiarsi per restituire carica ed energia al suo pubblico (in barba ai suoi quasi 77 anni).

Da un live cosi si esce migliori, più ricchi di nozioni e puliti nell’anima e se qualcuno prova a dire “Bennato sei un rinnegato…” lui può senza dubbio rispondere a gran voce “Si lo sono perché faccio rock and roll” !!

La scaletta di Edoardo Bennato live a Collegno 2023

ABBI DUBBI
SOLO SOLO CANZONETTE
IL GATTO E LA VOLPE
LA TORRE DI BABELE
MANGIAFUOCO
MASTRO GEPPETTO
QUANDO SARAI GRANDE
LA FATA
CANTAUTORE
A COSA SERVE LA GUERRA
L’ISOLA CHE NON C’È
SIGNOR CENSORE
PRONTI A SALPARE
STOP AMERICA
LO ZIO D’AMERICA
A NAPOLI 55 È LA MUSICA
LA CALUNNIA
RINNEGATO
FESTE DI PIAZZA
LA CHITARRA
CAPITAN UNCINO

UNA SETTIMANA E UN GIORNO (bis)
NISIDIA (bis)

La Fotogallery della serata a cura di Letizia Reynaud 

Edoardo Bennato @ Flowers Festival _ 2023