Andrea Belfiori, il suo rock pop graffiante torna con Scarpato ne “Il gioco”

andrea belfiori - il gioco

Andrea Belfiori feat. Giuseppe Scarpato
In radio con il nuovo singolo “Il gioco”

 (ascoltabile in playlist Music&theCity on Spotify e in Home Page)

La graffiante vocalità di Andrea Belfiori trasporta l’ascoltatore all’interno della tradizione Rock Pop, dove la componente rock maggioritaria emerge dagli incalzanti impasti sonori e dagli scarti continuamente imposti dalla chitarra elettrica. Una tradizione evocata dalle citazioni con le quali Belfiori cuce l’ordito musicale, facendone un abito che attraversa oltre quarant’anni di musica.

La narrazione cantautoriale rivela un’anima inquieta, anch’essa affine al nutrito universo di figure “contro” che abitano il panorama rock e che navigano in oscure atmosfere che permeano tanta parte dell’immaginario contemporaneo: cinematografico, fumettistico, di certe serie TV, ecc. Le cui radici affondano in quel terreno che oltre due secoli fa vide fiorire quei racconti che, non a caso, definiamo gotici e dai quali discendono i generi letterari successivi, rinverditi, appunto, dai fumetti, dalle serie Tv, dal cinema dei nostri giorni.

Ne “Il gioco” il cantautore rimanda più volte a Vasco, che dei “vinti” e “contro” è il massimo esempio nazionale. Ne cita soprattutto i suoi “non detti”, dove maggiormente si cela il vissuto concreto che la narrazione non sa restituire.

Belfiori canta, come tanta parte della tradizione rock, la sconfitta che ad ognuno di noi in parte appartiene e nella quale ci riconosciamo più nudi e veri.

Questa la ragione per la quale insistentemente li ascoltiamo, specchiandoci più reali che nel
posticcio quotidiano delle maschere sociali.

Il brano, prodotto da Ettore Diliberto, è arricchito dalle linee e dai contrappunto magistrali del chitarrista Giuseppe Scarpato, spalla e collaboratore di Edoardo Bennato al quale Belfiori rimanda in parte nell’estetica musicale e cantautorale della canzone stessa.

Questa storia d’amore, questo vissuto sentimentale cantato da Andrea porta con sé i mari in tempesta che risiedono in ognuno di noi. Prudentemente li celiamo, ma ne fiutiamo la salsedine delle personali burrasche mappate nei diari di bordo sonori del cantautore.
Il progetto è realizzato con il contributo di Nuovo Imaie.

ABout Andrea BELFIORI 

Andrea Belfiori è un cantautore polistrumentista, ha studiato al Conservatorio Rossini di Pesaro, ha iniziato collaborando con la Pressing di Lucio Dalla e con Gianluca Grignani, PFM, Cristiano de André negli anni successivi. Alternando da vent’anni la pubblicazione dei suoi brani all’attività di arrangiatore freelance, vince il Sanremo Music Awards nel 2016, pubblica nel 2019 Andrea Belfiori l’album I Like, (Universal Music) che lo porta alla
finalissima di Sanremorock, oltre che sul palco dell’Ariston al Premio Tenco, a cantare con Eric Burdon degli Animals, con Mogol e innumerevoli concerti con la Notte delle Chitarre. Nel suo ultimo album, ospita Matt Backer, Cesareo e Faso di Elio e le Storie Tese, Giuseppe Scarpato (Edoardo Bennato), con i quali ha anche fatto diversi concerti.

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❓Qualche domanda ad Andrea per entrare nel suo mondo ….

(Intervista a cura di Letizia Reynaud)

  • Sottointeso (ndr. il precedente singolo) e il gioco, sono simili e parlano entrambe di una sorta di relazione che non si comprende bene in che direzione va. E’ corretto ? sono correlate, si riferiscono alla stessa tipologia di relazione quasi in modo conseguenziale ? o volevi raccontarci altro ?

A_ Sottointeso e il gioco sono estrapolate da uno stesso concept che parla di rapporti sentimenti e relazioni in tutte le declinazioni. Il gioco narra la parte sensuale nella sfera della seduzione che poi cristallizza in qualcosa più solido vicino a quello che convenzionalmente chiamiamo amore. Sottointeso esprime un concetto di duetudine ,cioè di solitudine a due nella quale le persone vivono una dimensione di zweisamkeit, parola tedesca che esprime questo concetto nella sua accezione positiva. 

La parola è composta da “zwei”, ovvero “due” e “einsamkeit”, ovvero “solitudine”. All’interno della parola “einsamkeit”, in realtà, si ritrova il temine “eins” (→ uno), sottolineando il fatto che quando si è da soli non si è mai più di uno.

  • Che cosa è cambiato nell’Andrea di questo ultimo album, rispetto all’artista degli anni e del brano “Non è possibile” (che personalmente apprezzo particolarmente) ?

A_ Nell’Andrea di questo nuovo lavoro sono confluite inevitabilmente una serie di situazioni e di vissuti che si riflettono nelle analisi e nel linguaggio dei nuovi brani con maggiore ponderatezza di quanta non ce ne fosse in brani come NON È POSSIBILE che narrano un vissuto in una modalità più istintiva e con un’estetica musicale più diretta e meno costrutta.

Ora c’è maggiore piacere e volontà di portare per mano l’interlocutore dentro i vari mondi, racconti che vado a presentare più di quanto non ce ne fosse allora. Per me oggi l’ascoltatore è una sorta di compagno di viaggio più che spettatore di una narrazione o di una rappresentazione.
  • Il tuo ultimo album “I like” vanta tante fantastiche collaborazioni, il prossimo che sorprese ci riserverà, oltre la feat con Giuseppe Scarpato ?
    A proposito, ci puoi spoilerare qualcosa, per esempio quando uscirà o il titolo?

A_ Il prossimo album che (spoiler)probabilmente uscirà a Settembre/Ottobre 2024 avrà sicuramente altre featuring interessanti . Sul titolo dirò solo AGAPE’ (copyright)
per la spiegazione del nome ci diamo appuntamento all’intervista che faremo in occasione della pubblicazione dell’album.

Un saluto a tutti i lettori di MusicAndTheCity