ABBA DREAM LIVE : un sogno anni 80′

ABBA DREAM LIVE : un sogno anni 80′ al Teatro Atlantic

di Giorgio Regaldo/ ph. Letizia Reynaud

Mancano pochi minuti a mezzanotte quando il riverbero dell’ultima nota si spegne nella sala del Teatro Atlantic di Borgaro. Si accendono le luci e la gente che fino ad un’attimo primo aveva saltato e ballato tra le sedie eleganti del teatro si è fermata. Regna nell’aria quell’odore di felicità e quella leggerezza che solo i grandi concerti e solo la buona musica sanno tirar fuori dalla gente.

Emesso il sospiro finale, finita la scarica dei bis, mi volto e incrocio subito lo sguardo di Mirko, sono curioso perché è un giovane che ho conosciuto prima di entrare, un ragazzo che subito mi ha dato l’idea di avere una buona cultura musicale e mi ha stupito confessandomi  che non conosceva la musica degli ABBA. Certo, se hai più o meno vent’anni nel moderno 2017, questo ci sta tutto ma se ne hai il doppio puoi sbilanciarti in una promessa. Puoi promettergli che rimarrà colpito, che sarà un vero piacere assaporare canzoni tra le più belle del patrimonio musicale mondiale. E quella promessa l’ho fatta all’ingresso senza sapere nulla dello spettacolo. Incrociare il suo sguardo alla fine e trovarvi tutte le conferme mi ha dato la misura della bravura e della passione degli artisti che abbiamo avuto la fortuna di ascoltare. I ragazzi degli ABBA DREAM.

Mi son chiesto fin dal prima canzone , VOLUEZ VOU, quanta passione, fatica, sacrifici abbiano affrontato per preparare uno show di tale livello. È tutto molto curato, ogni dettaglio della musica e della scena. Gli ABBA sono stati e sono tutt’ora l’icona di un mondo colorato non solo dalla musica ma anche dai costumi e dallo stile unico ed originale dei componenti della band. Rendere tributo ad artisti geniali come i quattro svedesi è una sfida da affrontare a trecentosessanta gradi e sicuramente è una delle  più difficili tra cui scegliere. Solo per incominciare occorre aver dentro di se una serie di talenti fondamentali, bisogna incontrare le persone giuste con cui esternarli e farli vivere ed avere sufficiente genio e follia per portarli su un palco e regalarli ad un pubblico comunque attratto da un nome che suscita subito molte aspettative. Gli ABBA DREAM hanno dato indiscutibilmente prova di aver raccolto tutti questi elementi in una formazione a cui non manca niente.

Due animali da palco, due donne, naturalmente una bionda (Blondie Danida) e una bruna(Suzanne Lotar) che padroneggiano il palco forti di una bella presenza fisica, di due voci molto intense e curate e con una felicità sincera che affascina e coinvolge subito il pubblico. Sempre eleganti e perfettamente a loro agio nei ricercati cambi di abito in sincro con la scaletta, costumi a cui gli ABBA hanno legato la loro immagine. Alle spalle delle eredi di Agnetha e Anni Frid tre musicisti con attributi certamente all’altezza del compito. Mark Trumma alla batteria detta il tempo in modo preciso e fedele ai ritmi ed ai tempi dei pezzi originali, insieme a Alexander Basiktningman danno corpo e forza alla base ritmica dei pezzi. La pulsazione del basso è il suono che più entra dentro e porta a muoversi e trascina anche il seguirlo mentre si sposta sul palco. Alla chitarra ed alla tastiera i due personaggi che ho trovato più interessanti. Fedeli ai loro ispiratori occupano lo sfondo, statici, quasi immobili riportano in vita fedelmente i suoni e le armonie di ogni pezzo. Simenon Oktogon al piano e Goram Grundig armati di parrucche bionde mettono in scena tutta la loro bravura, non si risparmiano e completano l’insieme.  Questo è il concerto degli ABBA DREAM che posso raccontare. Tante emozioni a cui devo aggiungere lo stupore di scoprire che i nomi dei musicisti sono solo un altro tributo perché loro sono italiani, una delle nostre eccellenze. Quindi voglio chiudere questo racconto con un messaggio per loro. “Ragazzi io non ero a Wembley nel 1979, non ho mai visto gli Abba dal vivo ma sentire voi mi è bastato”. Vedere negli occhi di Mirko, il giovane moderno di oggi, che la mia promessa all’ingresso è stata mantenuta mi ha dato una misura immediata del grande lavoro che avete fatto e dell’immenso lavoro che fate per la musica, mantenendo in vita con grande fedeltà dei brani un epoca che senza artisti come voi rischia ogni giorno di perdersi o quanto meno di cadere nell’oblio. A voi, pazienti lettori, posso solo consigliare di non perdere occasione per vivere un concerto degli ABBA DREAM.

Evento organizzato da : Dimensione Eventi 

La photoGallery della serata di Music&theCity a cura di Letizia Reynaud e Mirko Mare 

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