Addio a Pippo Baudo: il nostro grazie al Signore della Televisione

Un ricordo personale tra televisione, musica e sogni che diventano memoria

OMAGGIO PIPPO BAUDO
Pippo Baudo @ 2018 - ph. Letizia Reynaud

Addio a Pippo Baudo – Un ricordo personale tra televisione, musica e sogni che diventano memoria

Mi sembra impossibile scriverlo, eppure oggi dobbiamo salutare Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo, per tutti noi semplicemente Pippo, il conduttore che più di chiunque altro ha segnato la storia della televisione italiana.

Me lo ricordo da ragazzina, sullo schermo, alla conduzione dei Festival di Sanremo. Non era solo una voce o un volto, era una presenza rassicurante, un maestro di cerimonie che con classe, eleganza e professionalità portava sul palco i sogni della musica italiana.
E “Perché Sanremo è Sanremo”, il suo tormentone diventato proverbio, è rimasto impresso nella memoria collettiva come un sigillo indelebile.

Pippo Baudo
Pippo Baudo – Sanremo 2018 ph. Letizia Reynaud

Lo rividi poi, dal vivo, prima nel 2014 e di nuovo nel 2018: in quell’occasione lo fotografai, e sulle nostre pagine ne parlammo a lungo nella sezione dedicata al Festival. Era un Pippo più anziano, a tratti stanco, ma mai infelice di stare su quel palco che lui stesso definì “la sua seconda casa”. Quell’Ariston che ho sempre sognato più di qualsiasi altra ribalta: perché, diciamocelo, il Festival è Sanremo, e Sanremo è l’Ariston (altro che a Torino, e lo dice una torinese!).

Da ieri la Rai gli ha dedicato un tributo straordinario, con ore e ore di diretta, nell’attesa dei suoi funerali che si terranno mercoledì 20 agosto nella sua Militello in Val di Catania. È un omaggio doveroso per un uomo che ha fatto della TV un’arte e della musica una missione.

Pippo ha saputo vedere oltre. Ha amato, con passione infinita, tutto quello che anch’io ho sempre cercato di raccontare attraverso le mie pagine e le fotografie: il talento, il bel vestire, la classe, il sacrificio, la musica.
Avrebbe potuto fare qualsiasi cosa nella vita, ma per fortuna ha scelto proprio questo mestiere. E l’amore che io stessa ho per ciò che faccio oggi nasce in gran parte da quello che ho visto in lui, prima in TV e poi dal vivo.

Non sono sola in questo sentimento: Pausini, Giorgia, Ramazzotti, Lorella Cuccarini e tantissimi altri artisti lo hanno ringraziato pubblicamente in queste ore. Voglio ricordare in particolare le parole di Simone Cristicchi, che ha detto: “Lui ha visto in me quello che non vedevo nemmeno io”.
Ed è vero: Pippo sapeva scorgere talenti nascosti, intuire ciò che nessun altro immaginava, e regalarlo al pubblico con generosità.

Potrei scrivere per giorni di lui, delle emozioni, dei ricordi personali, di quel modo unico che aveva di rivolgersi agli italiani. Ma in fondo ognuno di noi porta nel cuore il proprio Pippo Baudo, il proprio ricordo. Quello che resta è che Baudo non è stato solo un conduttore: è stato un’epoca. E con la sua morte è diventato leggenda.

Ciao Pippo, e grazie. Ti immagino già lassù, con il microfono in mano, pronto a salutare tutti con le tue parole immortali:

“Signore e signori, buonasera!”

 

✍️ Letizia Reynaud
Direttrice di Music and the City
Un omaggio personale a un gigante della TV italiana

Pippo Baudo a Sanremo 2018